sabato 3 ottobre 2015

Il miglio verde



«Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia. Stanco di non avere un amico che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Stanco soprattutto del male che gli uomini fanno agli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che sento nel mondo ogni giorno. Ce n’è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa»

Il gigante buono del film «Il Miglio Verde» John Coffey. Fu concepito in una notte insonne da Stephen King, che gli volle dare le stesse iniziali di Jesus Christ e in fondo lo stesso destino. Un uomo semplice, dotato di poteri di guarigione straordinari, viene giustiziato sulla sedia elettrica per una colpa orribile che non ha commesso. Potrebbe scappare, non lo fa. Potrebbe odiare, non lo fa.
Ama e cura il suo prossimo in modo sovrumano, eppure è fragile, pieno di paure.

Similitudini.

A volte sono stanca, stanca di salire sulla Panda con quell'inutile borsa degli attrezzi, stanca di cercare di capire, di cercare di aiutare, di cercare di esserci. Stanca soprattutto di tutte queste malattie sempre più rapide, stanca di dire che andrà tutto bene, stanca di promettere ciò che a fatica mantengo.
Ce n'è troppo per me talvolta, è come essere una spugna, assorbire tutto, senza tregua, è come farti strizzare ogni giorno.
Ognuno di noi ha da percorrere il suo ultimo miglio verde ma essere su quel miglio ogni giorno con altre persone è come guidare senza cintura, senza airbag, senza antidoti.
E allora capita che per sopravvivere diventi spugna e assorbi storie fino a trasformarle in sintomi che non sono i tuoi, e lo sai, ma li prendi e li fagociti pensando che sia magari anche giusto così.
La colpa, quel fardello universale che prima o poi qualche cultura o qualche vissuto ti mette sulle spalle e ti costringe a portarne il peso. Il dolore, vero o presunto, del corpo o dell'anima, liquido come il sangue, perfetto per la spugna.

Ci penso quasi tutte le notti mentre sono a letto, e aspetto. Penso a tutte le persone che ho amato e non ci sono più e penso a “tutti noi che percorriamo il nostro miglio verde”, ciascuno a suo tempo, ma un pensiero mi tiene sveglia più di ogni altro in queste notti: Ma qualche volta, Dio mio, il miglio verde sembra così lungo......

Panda Rei

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